Ugly Sunday.
Mark Lanegan è un mito. Ha una storia veramente pittoresca.
Mark Lanegan

Intarsio - Béatrice de France (foto Marco Ortolani Kuemmel) 

Mi piacciono molto gli Streaming Trees con cui Mark Lanegan ha iniziato a cantare, un po’ per caso come spesso capita. Lanegan, gigante fra i fratelli giganti, faceva da cuscinetto tra loro, bassista e chitarrista del gruppo. E’ riuscito a sopravvivere nonostante l’ospedale l’avesse mandato a casa, da medici rassegnati a non poterlo salvare per i danni causati dall’eroina. Era grande amico di Kurt Cobain con cui ha inciso qualche brano, fra cui la grande canzone “Where did you sleep last night”.

Una personalità estrema di chiari scuri, profonda e travagliata. E’ riuscito a esprimere le sue vicissitudini e contraddizioni attraverso la sua musica intrisa di blues caratterizzata dalla sua voce profonda, calda e ipnotica.

 

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(foto Marco Ortolani Kuemmel)

La sua musica mi coinvolge tanto, in particolare i pezzi “Ugly Sunday”, “Wedding Dress”, gli album Whiskey for the Holy Ghost, I’ll take care of you, Bubblegum, Field Songs, Straight Songs of Sorrow.
Ci ha lasciati nel 2022 e ne sono molto triste. Un uomo semplice, umile, con una storia personale e musicale vissuta fino in fondo.
L’ho visto in concerto al Viper a Firenze per la tournée dell’album Ballad Of The Broken Seas con Isobel Campbell. Non so se dipendeva dal locale, buio con il pubblico isolato dal palco, ma quel concerto non fu proprio soddisfacente. Mark come sempre era fermo davanti al microfono, senza muoversi di un centimetro. Diceva che si reggeva al microfono, e diceva che, al posto suo, non avrebbe sorriso nessuno con la bocca che si ritrovava.

 

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(foto Marco Ortolani Kuemmel)

E’ per me una pietra miliare dei miei riferimenti musicali.
Sto lavorando a un omaggio intarsiato per Mark Lanegan.

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