In principio erano le ombre

Assieme a Marco Ortolani Kuemmel (Leanan Sidhe) abbiamo creato nel 2006 una performance di pittura e musica dal vivo, In principio erano le ombre. La prima è stata realizzata con il gruppo IG formato da Gianni Marocolo (già fondatore di Litfiba e CSI) Ivana Gatti cantante e Daniela Savoldi violoncellista, Luca Bergia batterista dei Marlene Kuntz e Antonio Aiazzi tastierista dei Litfiba-.

I brani suonati dal gruppo erano carichi di atmosfera eterea e suggestiva, onirica, evocazioni di A.C.A.U. (album di Maroccolo). I suoni evocheranno cadute di farfalle e foglie, fruscii leggeri e nello stesso momento erano carichi di tensione e di mistero.

performance

La seconda performance è stata realizzata con i Bachi da pietra.

La batteria di Bruno Dorella è essenziale con un solo rullante, un timpano e 1 piatto. La voce di Giovanni Succi è cavernosa. A Bologna nel 2007, un concerto dei Bachi da Pietra a cui ho assistito è stato minimalista, scarno, sobrio.

Bachi da Pietra

Ammiro e apprezzo la musica rock quando riesce a comunicare con pochi strumenti. E’ forse più difficile da ascoltare per un pubblico vasto ma per me più interessante. E’ più difficile creare con pochi mezzi, di conseguenza il risultato è sicuramente più intenso e diretto. Questo a causa dell’ingegno da mettere in gioco per poter esprimersi al meglio, e con potenza. Ho notato con la mia esperienza ma anche con l’osservazione del lavoro altrui che questo minimalismo nei mezzi è proficuo anche in altre forme d’arte come la pittura o il cinema.

Il suono dei Bachi da Pietra è vivo, sabbioso, bronzeo. Niente è patinato: c’è ruggine ovunque.

performance_corte dei miracoli

Il tempo era fermo e noi non eravamo.
Ora il tempo è fermo e noi non siamo.
Ma virando dal senso puoi sentirci esistere
forte al punto da voler tornare
fonte in abisso come in origine,
netto e labile: bidimensionale.
(Giovanni Succi, 2008)

Nelle due performance la musica e la pittura dal vivo comunicavano diventando fonte di ispirazione l’una per l’altra. Mi ispiravo ai brani suonati dal vivo, dipingevo improvvisando, davanti ai musicisti e attorno agli spettatori, avvolgendoli di emozioni sonore e visive.

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