Un altro concerto rimasto memorabile per me è stato quello dei Thee Silver Mt. Zion a Firenze, alla Fortezza da Basso nel 2008.

I membri del gruppo suonavano a piedi nudi, avevano allestito il bordo del palco con delle candele. L’atmosfera era calda, con violino contrabbasso e chitarra, c’era tensione nei brani.

Ognuno dei musicisti era completamente assorto dall’esecuzione e dall’affiatamento gli uni con gli altri.

Ci siamo sentiti ancora più in sintonia con il gruppo dal momento che gli organizzatori hanno impedito al pubblico di avvicinarsi al palco, per non dover spostare le sedie che sarebbero servite a un concerto di musica classica del giorno dopo.

Questo formalismo ha provocato un sentimento di vicinanza al gruppo e di affinità per un riscatto sociale della musica rock che non conosce appagamento nonostante le apparenze.