In una cittadina di Normandia dove rimbombava il suono delle campane, si respirava anonimato e solitudine, freddezza nella luce bianca degli spazi urbani senza personalità. Da senso di estraneità all’ambiente circostante mi senti invasa dal calore e dall’originalità della musica degli anni ottanta, che è rimasta nella mia memoria e nelle mie vene. Eterei e onirici The Church hanno la profondità di quel suono, con naturalezza e distorsione. Under the milky way ne è un notevole esempio.

 

The Church - album Starfish - Under the milky way

 

Il gruppo The Church si è formato a Sydney nel 1978. Il brano che più mi ha colpita è anche quello loro più famoso: Under the Milky Way (album Starfish). Tutto l’album esprime poesia, espresso con ritmo deciso delicato e delay per la chitarra. Nel brano Under the Milky Way il ritmo leggermente sincopato della chitarra è energizzante, divertente da suonare.

Bisogna dire che come tutti i gruppi d’Oceania The Church hanno una marcia in più. Le colonie di esilio penalista hanno lasciato un’eredità di ribellione e fermento innovativo. Infatti là dove c’è stata alienazione e esilio – non auspicabili comunque – capita spesso che queste condizioni avverse spingano a far uscire perle creative.

Basta pensare ai neri d’America che hanno creato il blues nella loro schiavitù. Hanno di conseguenza riscattato la loro condizioni con una produzione rivoluzionaria sul piano musicale e per i messaggi che trasmette. Il mio leitmotiv si trova in un verso di una canzone blues registrata da Alan Lomax in 1959, John Henry:

“ Un uomo è solamente un uomo, ma piuttosto che venire battuto da un motore, morirò con il mio martello in mano”.

Purtroppo non ho avuto la fortuna di vedere i Church in concerto. Steven Kilbey è una persona aperta di mente, estremamente versatile, che usa varie forme di espressione artistica oltre il basso (poesia, pittura). Esprime le sue opzioni e pensieri senza essere politicamente corretto, con grande umorismo. E’ uscito dal gruppo dei Church nel 2012 – fino alla fine del 2013 – dopo aver scoperto quante poche royalties fossero state devolute al suo gruppo dalla casa discografica americana Second Motion Record, in netta sproporzione rispetto a quanto venduto.

La serie televisiva Vinyl, per me cult e per la mia immensa frustrazione mai proseguita, rappresenta bene in effetti l’arricchimento delle case discografiche alle spalle dei musicisti ai tempi d’oro. Ciò nonostante Richie Finestra, dirigente di un’etichetta, è eccezionale per la sua capacità visionaria, il suo coraggio e la sua intraprendenza nella ricerca di gruppi innovatori. La serie è stata creata da Mick Jagger e Martin Scorzese.

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